Corona alloro antica Grecia: le origini di un simbolo

Corona alloro antica Grecia: le origini di un simbolo

Come più volte abbiamo ricordato su CDAlloro, le corone d’alloro hanno origini davvero molto antiche, tanto che in epoca classica avevano già il pregio di essere un simbolo di prestigio e di onore.

Non tutti sanno, di fatti, che le corone d’alloro nell’antica Grecia erano già dei segni paragonabili a quelli moderni: all’epoca, la corona d’alloro veniva utilizzata come riconoscimento di merito o per indicare sapienza e saggezza. Non è un caso che la corona d’alloro dell’antica Grecia (ma lo stesso vale per quella romana) veniva denominata anche come corona trionfale.

Nell’Impero Romano, a sua importanza era talmente elevata che veniva posta sul capo di imperatori o generali trionfanti, considerato che questo elemento era simbolo di forza e sapienza: la pianta di alloro da cui si traggono le foglie per la sua realizzazione era infatti consacrata al dio del Sole e delle arti.

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La corona d’alloro nell’antica Grecia: un premio per chi vinceva ai giochi pitici

Tornando alla corona d’alloro dell’antica Grecia, il simbolo veniva per esempio attribuito a chi vinceva i giochi pitici, uno dei quattro giochi panellenici (cioè, i giochi che precedettero quelli Olimpici), disputati ogni quattro anni al santuario di Apollo a Delfi.

I giochi erano infatti in onore di Apollo e venivano programmati dopo ogni edizione dei giochi Olimpici, tra i giochi di Nemea e quelli Istmici. Fondati nel VI secolo a.C., si sono svolti fino a 384 d.C.

Una particolarità piuttosto conosciuta di questi giochi è che, contrariamente a quanto avverrà poi con i soli giochi Olimpici, ai giochi pitici potevano partecipare anche musicisti e poeti, a cui venivano destinate delle apposite competizioni.

Ebbene, tutti i vincitori di queste competizioni ricevevano in dono proprio una corona d’alloro, la pianta consacrata ad Apollo.

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Da dove arrivava l’alloro delle corone dell’antica Grecia

L’alloro utilizzato nelle corone che venivano attribuite ai vincitori dei giochi pitici non era, tuttavia, un alloro qualsiasi: proveniva infatti dalla valle di Tempe, uno dei luoghi che, stando alla mitologia, era tra i preferiti di Apollo e delle Muse. Situato a nord della Tessaglia, tra il Monte Olimpo e il Monte Ossa, è una valle lunga 10 km, stretta 25 metri e ricca di dirupi molto profondi. Al centro scorre il Peneo, che sfocia nel mare Egeo.

Ebbene, in questo posto così evocativo, sul lato destro del fiume, si trova un tempio di Apollo intorno al quale veniva raccolto l’alloro usato per incoronare i vincitori dei giochi.

Secondo la mitologia, inoltre, la valle di Tempe fu anche il luogo in cui dimorava Aristeo, figlio di Apollo e Cirene. Ed è sempre qui che fu morsa da un serpente Euridice, la moglie di Orfeo, la cui morte diede inizio alle peripezie del cantore.


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